Date spazio alle buone notizie!

Comuni virtuosi, 12.11.2013 – Ci sono Report, Piazza Pulita, Presa Diretta. E poi ancora Ballarò, Servizio Pubblico, Otto e Mezzo, Porta a porta. L’elenco delle trasmissioni di inchiesta e dei talk televisivi è lungo. Cambiano scenografie e conduttori, testata giornalistica e orari di visibilità nel palinsesto. Ma c’è una cosa che li accomuna tutti, anzi due: gli ospiti (quasi sempre gli stessi) e le notizie, quasi sempre brutte.

Si parla solo di scandali, corruzione, casta e privilegi. Fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce, e i media rincorrono e alimentano avidamente quel senso di alienazione e sconforto che attraversa pericolosamente le comunità locali. “Fa tutto schifo, son tutti ladri, non cambierà mai nulla”.

Ma la vera notizia è che anche in Italia si può fare politica e azione sociale con spirito di servizio, trasparenza, onestà e concretezza. Nonostante tutto. Ce lo dicono le migliaia di donne e uomini che stanno dentro (e fuori) le istituzioni facendo del proprio meglio, ogni giorno, per dare risposte alle tante domande dei cittadini, immaginando (e costruendo) un futuro diverso e sostenibile rispetto al presente grigio che stiamo vivendo.

La denuncia è sacrosanta, ben vengano quindi le inchieste serie di trasmissioni come Report, soprattutto se fatte sulla TV di Stato, che ha il compito di offrire un servizio pubblico ai telespettatori. Ciò che chiediamo però è la narrazione anche delle buone notizie.

Non per negare le cose che non funzionano, ma per mostrare ai cittadini che esiste anche un’altra Italia, e un’altra politica. Fatta di donne e uomini che ogni giorno sperimentano dal basso, percorsi incredibili di sostenibilità e azione positiva. Che fanno scelte coraggiose e concrete, che cambiano (in meglio) la qualità della vita delle tante comunità locali in cui scatta la molla del buonsenso, la scintilla di una società diversa.

Le buone notizie sono contagiose. E’ dimostrato che i buoni esempi “sono in grado di suscitare emozioni positive e di spingere le persone a seguire gli esempi presentati e addirittura provocare reazioni fisiche tali da lasciare un’impronta duratura capace di influenzarne le azioni future. Questo fenomeno, che in psicologia prende il nome di ‘elevazione morale’, può provocare cambiamenti comportamentali e predisporci all’empatia e all’interazione sociale”. (Journal of Personality and Social Psychology).

L’esempio è uno strumento potentissimo che fa sempre la differenza. La TV, specialmente quella pubblica, potrebbe essere una strepitosa cassa di risonanza delle buone notizie.

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