PM Grüne zu Machbarkeitsstudie Tauferer Bahn

Tauferer Bahn: eine Perspektive, wenn… ¦ Ferrovia di Tures: una prospettiva, se…

Strasbourg 2003 - foto: HP NiederkoflerDas Kuratorium für technische Kulturgüter liefert mit der am 21. Februar vorgestellten Machbarkeitsstudie für eine neue Tauferer Bahn einen sehr wertvollen Beitrag zum Thema Verkehr im Raum Bruneck-Taufers.

Die Machbarkeitsstudie von Prof. Monheim ist sehr konkret gehalten und der gewählte Ansatz ist überzeugend: eine Leichtbahn, die als Straßenbahn direkt in die Ortschaften einfährt und das ganze Tauferer Tal, aber auch das Brunecker Stadtgebiet kapillar erschließt. Damit wird bestmögliche Zugänglichkeit bei attraktiven Gesamtfahrzeiten ermöglicht.

Die Straßenbahn hat nicht umsonst in den letzten Jahrzehnten eine Renaissance erfahren als ideales Verkehrsmittel für den Stadt- und Umgebungsverkehr, günstiger und besser zugänglich als Systeme mit isoliertem Fahrweg wie U-Bahnen oder Seilbahnlösungen, aber wesentlich attraktiver und ästhetischer als reine Bussysteme.

Eine Straßenbahn kann bei richtiger Umsetzung einen entscheidenden Beitrag zur Bewältigung der Verkehrsprobleme zwischen Bruneck und Sand in Taufers leisten und auch für den Tourismus große Bedeutung erlangen. Bedingung ist aber, dass man bereit ist, die Voraussetzungen dafür zu schaffen:

  • Eine Tram muss in den Straßenraum eingefügt werden und sie muss im Verkehr Priorität haben. Der Autoverkehr muss sich mit dem geänderten Straßenbild abfinden ebenso wie mit der roten Ampel, wenn die Tram kommt. Was zunächst wie ein Nachteil erscheint, ist in Wirklichkeit der große Vorteil der Straßenbahn: Sie zwingt dazu, die Straße neu zu organisieren und dem motorisierten Individualverkehr Grenzen zu setzen. Damit kann der Straßenraum aufgewertet und menschenfreundlicher gestaltet werden – während z. B. Busspuren viel mehr Platz brauchen, die Straßen noch öder machen und selten konsequent durchgezogen werden. Somit ist eine Tram nicht nur ein verkehrstechnischer, sondern auch ein städtebaulicher Eingriff. Allerdings braucht es dazu einen klaren politischen Willen speziell in den Gemeindeverwaltungen, denn im konkreten Fall werden nicht alle damit einverstanden sein, wenn der öffentliche Raum nicht weiterhin praktisch ausschließlich vom Autoverkehr in Beschlag genommen wird.
  • So ein neues Verkehrssystem erfordert Investitionen und auch die Betriebskosten müssen finanziert werden. Die Schätzung der Baukosten beläuft sich in der Größenordnung von 1-2 Ortsumfahrungen, nichts Unmögliches also. Aber die Mittel werden nicht ausreichen, um weiterhin alles gleichzeitig auszubauen, es müssen Prioritäten gesetzt werden. Bisher wurde nur ins bestehende Schienennetz investiert, mit sehr guten Resultaten, nebenher wurde aber auch weiter ein sehr großzügiges Straßenbauprogramm durchgezogen. Nun muss man entscheiden, ob man in die Erweiterung des regionalen Schienennetzes investieren und dafür die Straßenbauten zurückfahren will. Auf die Mär von der „privaten“ Mitfinanzierung sollte man sich dabei gar nicht erst einlassen.

Kurz gesagt, geht es nun darum, ob man es auf Landes- und Gemeindeebene wirklich ernst meint mit der nachhaltigen Mobilität und auch bereit ist, Entscheidungen für zukunftsfähige Verkehrssysteme und gegen eine weitere Expansion des motorisierten Individualverkehrs zu treffen.

Die Grünen begrüßen diese Initiative auf jeden Fall. Nun soll in einer angemessenen Informations- und Diskussionsphase das Vorhaben so weit konkretisiert werden, dass politische Entscheidungen reifen können und die Tauferer Bahn vom Reich der Nostalgie in den Bereich des Möglichen vorstößt.

23.02.2014
Hanspeter Niederkofler
Grüner Bezirkssprecher Pustertal

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Ferrovia di Tures: una prospettiva, se…

Il Curatorium per i Beni Tecnici Culturali con lo studio di fattibilità per una nuova ferrovia Brunico-Campo Tures presentato il 21 febbraio offre un contributo molto prezioso sul tema del traffico nella zona Brunico-Tures.

Lo studio di fattibilità del prof. Monheim offre molta concretezza e l’approccio scelto è convincente: una ferrovia leggera che sotto forma di tram entra direttamente nelle località e serve in modo capillare tutta la valle di Tures, ma anche l’area urbana di Brunico. In questo modo si ottiene la massima accessibilità con buoni tempi di percorrenza complessivi.

Il tram non a caso negli ultimi decenni ha conosciuto una rinascita come mezzo di trasporto ideale per il traffico urbano e vicinale, meno costoso e più accessibile di sistemi a tracciato isolato come metropolitane o impianti a fune, ma molto più attraente ed estetico di sistemi basati solo su autobus.

Un tram con un’adeguata realizzazione può dare un contributo decisivo per affrontare i problemi di traffico tra Brunico e Campo Tures e può assumere grande importanza anche per il turismo. A condizione però che si sia disposti a crearne i presupposti:

  • Un tram deve essere inserito nella sede stradale e deve avere la priorità nel traffico. Il traffico automobilistico deve accettare il fatto che la strada cambi volto e che il semaforo segni rosso all’arrivo del tram. Quello che a prima vista appare come uno svantaggio, in realtà è il maggiore vantaggio del tram: costringe a riorganizzare lo spazio stradale e a porre dei limiti al traffico individuale motorizzato. In questo modo lo spazio pubblico può essere valorizzato e allestito a misura di essere umano – mentre per esempio le corsie preferenziali occupano molto più spazio, rendono le strade ancora più antiestetiche e poche volte vengono realizzate con la dovuta coerenza. In questo modo il tram non è solo un intervento trasportistico, ma anche urbanistico. Occorre tuttavia una chiara volontà politica soprattutto da parte delle amministrazioni comunali, poiché nel caso concreto non tutti saranno d’accordo se si mette in dubbio l’assoluta predominanza dell’automobile nello spazio pubblico.

  • Un nuovo sistema di trasporto di questo tipo richiede investimenti e anche i costi di gestione devono essere coperti. La stima dei costi di costruzione si aggira sull’equivalente di 1-2 circonvallazioni, niente di impossibile quindi. Tuttavia i fondi non basteranno per continuare a investire a tutto spiano nelle diverse modalità. Finora si è investito solo sulla rete ferroviaria esistente, con ottimi risultati, ma contemporaneamente si è portato avanti un programma molto generoso di opere stradali. Ora bisogna decidere se investire nell’ampliamento della rete ferroviaria regionale ridimensionando le opere stradali. Sul miraggio dei cofinanziamenti “privati” è invece meglio non perdere tempo.

In sintesi, la questione è se a livello provinciale e comunale si intende fare sul serio in tema di mobilità sostenibile e se si è disposti a prendere decisioni a favore di sistemi di trasporto sostenibili e contro un’ulteriore espansione del traffico individuale motorizzato.

I Verdi comunque accolgono quest’iniziativa con favore. Ora si tratta di concretizzare il proposito in un’adeguata fase di informazione e discussione, in modo che decisioni politiche possano maturare e la ferrovia di Tures possa uscire dallo spazio della nostalgia per entrare nel regno del possibile.

24/02/2014
Hanspeter Niederkofler
portavoce Verdi Val Pusteria

 

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