Comelico: «Collegarci con Auronzo sarà positivo»

Corriere delle Alpi, 20.02.2014– «Secondo me è un’idea ottima. Del collegamento fra Pusteria e Comelico potranno beneficiare tutti». Erwin Lanzinger, presidente del Consorzio turistico Alta Pusteria, guarda con interesse all’idea lanciata da Aldo Corte Metto sulla possibilità di collegare anche Auronzo al progetto di Giro delle Cime, che da qualche anno è stato lanciato dalla Sextner Dolomiten, la società che gestisce gli impianti di risalita da San Candido a Padola. «A noi non mancano le strutture e nemmeno le capacità imprenditoriali – spiega Lanzinger – ma non nego che negli ultimi venti anni, purtroppo, non ci siamo sviluppati come avremmo dovuto. Così se Sesto, trenta anni fa, era uno dei centri sciistici più rinomati dell’Alto Adige, oggi ha perso l’attrattività per competere con altre destinazioni che hanno fatto molti passi avanti. Ma ora, finalmente dopo tutti questi anni, qualche cosa si è mosso e si è iniziato ad unire Monte Elmo e la Croda Rossa con i nuovi impianti di Orto del Toro. Speriamo che si possano proseguire rapidamente quei lavori e completare il collegamento per diventare di nuovo competitivi». Erwin Lanzinger è anche il titolare dello Sporthotel Bad Moos, che ha aperto nel 1971 con 85 letti e che negli anni ha ingrandito fino agli attuali 240 letti. E‘ impegnato inoltre da più di 40 anni a favore del turismo a Sesto ed ha cercato di migliorare l’offerta turistica nella valle. Da anni segue anche il Consorzio turistico dell’Alta Pusteria, che guida la promozione turistica di tutta la val Pusteria. Nei comuni di Sesto, San Candido, Dobbiaco, Villabassa e Braies si contano ogni anno 1.850.000 pernottamenti, suddivisi fra quelli estivi (60%) e invernali (40%). «Ecco, dobbiamo incrementare questa quota invernale e possiamo farlo solo con il collegamento sciistico fra le due montagne, Croda Rossa e Monte Elmo, attraverso gli impianti di Orto del Toro, che speriamo possano presto essere completati. L’espansione verso la Val Comelico in questa ottica, è poi una necessità per poter allargare ulteriormente l’offerta sciistica, con una ricaduta positiva al di qua ed al di là del Passo Montecroce. E speriamo che tutto il Comelico si dia da fare per realizzare le strutture ricettive ed i servizi necessari per approfittare di questa opportunità». Ma come valuta l’idea di allargare il giro fino ad Auronzo, con una cabinovia fino al Passo di Sant’Antonio? «Mi sembra un’idea positiva che va nel solco del nostro progetto: lo sci da discesa rappresenta un traino fondamentale per il turismo e gli sciatori prediligono un’offerta ampia, i comprensori dove si passa da una valle all’altra, con chilometri di piste. Bene dunque che al nostro Giro delle Cime, già attivo con alcuni tratti coperti dallo skibus, si possano aggiungere altre realtà, altri paesi. A cominciare proprio da Auronzo che ha una bella tradizione di turismo e conta su importanti strutture ricettive».
Stefano Vietina

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