CIPRA: Von der Straße auf die Schiene – so geht’s ¦ Dalla strada alla ferrovia: ecco come procedere

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27.07.2011

Transitbörse, Emissionshandel oder differenziertes Mautsystem für die Alpen: Mit diesen verkehrspolitischen Instrumenten könnten zukünftig weniger Lastwagen durch die Alpen rollen – vorausgesetzt sie gelten für den gesamten Alpenraum. Zu diesem Fazit kommt die Studie „ALBATRAS“, die das Schweizer Bundesamt für Verkehr veröffentlicht hat.

Durchgespielt werden 21 Szenarien: Je strenger die Massnahmen, desto mehr Güter werden auf der Schiene transportiert. Die Verkehrsverlagerung wäre am stärksten, gibt es 2030 bei mehr Güterverkehr eine sehr restriktive Alpentransitbörse. Weitere Schlussfolgerungen: Gelten Emissionshandel und Mautsystem nur für das Gebiet der Alpenkonvention, nähmen LKWs Umwege in Kauf. Der Bau neuer Strassen würde ökologische Probleme nur verstärken. Und für eine Auslastung der neuen Bahntunnel wie Brenner und Gotthard braucht es ganz klar eine politische Lenkung des Verkehrs.
Im Frühling 2012 treffen sich die VerkehrsministerInnen der Alpen. Bis dahin wird an zwei weiteren Studien gearbeitet: Es geht zum einen um die wirtschaftlichen Auswirkungen der drei verkehrspolitischen Instrumente auf Regionen und Transportbranche. Zum anderen wird nach der Vereinbarkeit von Transitbörse, Emissionshandel und differenziertem Mautsystem mit geltendem Recht gefragt.

Quelle: www.bav.admin.ch/dokumentation/publikationen

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Dalla strada alla ferrovia: ecco come procedere

Borsa dei transiti, scambio di quote di emissioni o un sistema di pedaggio differenziato per le Alpi: in futuro, grazie a questi strumenti di politica dei trasporti, meno Tir attraverseranno le Alpi – a condizione che tali misure vengano applicate su tutto lo spazio alpino.

Questa è la conclusione a cui giunge lo studio „ALBATRAS“, pubblicato in Svizzera dall’Ufficio federale dei trasporti.
Sono stati delineati 21 scenari: più uno scenario è restrittivo, maggiore è l’effetto di trasferimento dei volumi di trasporto merci dalla gomma alla rotaia. Il trasferimento dei trasporti più consistente si avrebbe nel 2030, se, in concomitanza con un maggior volume di traffico, fosse in vigore una borsa dei transiti molto restrittiva. Altre conclusioni: se lo scambio di quote di emissioni e il sistema di pedaggio fossero applicati solo nel territorio delimitato dalla Convenzione delle Alpi, i trasportatori prenderebbero in considerazione deviazioni per aggirare le restrizioni. La costruzione di nuove strade non farebbe che aggravare i problemi ecologici. E per raggiungere un buon grado di utilizzazione delle capacità dei nuovi tunnel ferroviari, come il Brennero e il Gottardo, è assolutamente necessaria una gestione politica dei trasporti.
I Ministri dei trasporti dei Paesi alpini si incontreranno nella primavera 2012. Entro tale appuntamento si proseguiranno altri due studi: uno si concentra sulle conseguenze economiche sulle regioni e il settore trasporti dei tre strumenti di politica dei trasporti, l’altro intende verificare se la borsa dei transiti, lo scambio di quote di emissioni e il sistema di pedaggio differenziato sono compatibili con il diritto vigente.

Fonte: www.bav.admin.ch/dokumentation/publikationen

 

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