Alto Adige: Un manifesto contro il gioco d’azzardo

Alto Adige online, 20/03/2012

BOLZANO. Una petizione per invitare la Provincia ad adottare una legge in grado di contrastare il gioco d’azzardo, trasformatosi in vera piaga sociale, e a premere su Roma perché introduca una normativa più severa. La lancia da quest’oggi il nostro giornale – si può firmare sul nostro sito – con il convinto, forte appoggio di numerosi personaggi locali e non, sensibili e variamente impegnati sul fronte azzardo. Eccoli.
Il presidente del Consorzio dei Comuni Arno Kompatscher; ha appena dato incarico ad un team legale di far luce sul ginepraio giuridico in vigore, per sondare le reali possibilità da parte dei municipi altoatesini di introdurre restrizioni. Il direttore del Centro tutela consumatori utenti Walther Andreaus; da due anni attende una decisione dell’Antitrust contro i Monopoli di Stato; il ricorso del Ctcu riguarda la mancanza, sulle macchinette, di una etichetta che spieghi quale sia la probabilità di vincere: «Ti vendono una possibilità di vincita, senza dirti quale sia. È come se su una confezione di cibo non ci fossero stampati gli ingredienti contenuti». Il presidente di Altroconsumo Marino Melissano; è letteralmente imbufalito per il recente proliferare sui media della pubblicità del gioco d’azzardo voluta e profumatamente pagata dallo Stato. «Bisognerebbe proibirla».

Il presidente altoatesino della Caritas Renato Bertuzzo; per Radio Sacra Famiglia da tempo tiene trasmissioni per sensibilizzare gli ascoltatori sul gioco d’azzardo. Il direttore di Confcooperative Alto Adige Andrea Grata; è fortemente impressionato dalle cifre da capogiro spese ogni mese dagli altoatesini per slot machine, videolottery e lotterie. Il presidente della commissione consiliare alle politiche sociali del Comune di Bolzano Guido Margheri (Sel); oltre al pluriennale impegno istituzionale riguardo alla sensibilizzazione, ora non solo sostiene la petizione ma proporrà al consiglio comunale di appoggiare il nostro manifesto. Il consigliere comunale Pdl Maria Teresa Tomada; da mesi si batte senza sosta contro l’apertura di una sala giochi al posto di un circolo culturale, seppur di area politica avversa rispetto alla sua. Il consigliere della circoscrizione Don Bosco Francesco Mafrici (Fli); ha appena fatto approvare dal consiglio di quartiere un documento col quale si chiede al Comune di «assumere un pronunciamento univoco sfavorevole all’apertura di nuove sale giochi».

Infine, citiamo due grossi calibri: il professor Cesare Guerreschi, presidente e fondatore della Società italiana intervento patologie compulsive e il vice di Don Ciotti al Gruppo Abele, Leopoldo Grosso, uno dei massimi esperti italiani di comunità di recupero dalle dipendenze, gioco d’azzardo in primis. Entrambi hanno aderito al nostro manifesto. Il secondo mette in guardia: «Non dimenticate il gioco online: una tentazione 24 ore su 24, socialmente invisibile». Il primo quest’oggi, in qualità di esperto sul gioco d’azzardo compulsivo, relazionerà al consiglio dei ministri e prenderà parte ad un’audizione in commissione al Senato. «Sette ministri – dice – hanno intenzione di mettere mano alla legge sul gioco. Speriamo bene».
20 marzo 2012

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