Alemagna: Minacce al sindaco di Pieve di Cadore

Per Alte Strade, 05.10.2013 – Per aver manifestato la propia contrarietà ai nuovi progetti di grande viabilità che minacciano il nostro territorio, il sindaco di Pieve è stato fatto oggetto di pesanti  minacce e intimidazioni.

Attraverso il comunicato che si riporta in calce, il nostro comitato assicura a Maria Antonia Ciotti pieno sostegno e solidarietà, nella convinzione che il grave atto di stampo mafioso non potrà che rafforzarla nelle sue convinzioni e nei suoi principi.

PER ALTRE STRADE DOLOMITI
Comitato Interregionale Carnia-Cadore

SOLIDARIETÀ AL SINDACO DI PIEVE DI CADORE

A seguito della pesante intimidazione subita nei giorni scorsi dal Sindaco Antonia Ciotti, PER ALTRE STRADE intende manifestare piena solidarietà al Sindaco e ribadire la propria posizione contraria ai nuovi progetti di attraversamento autostradale – o super stradale, poco cambia – che interessano la parte alta della provincia.

E’ ampiamente dimostrato che le grandi infrastrutture viarie non portano, nel lungo termine, alcun beneficio ai territori attraversati e, nell’immediato, solo qualche ricaduta occupazionale.
Si prenda come esempio il tratto del Canal del Ferro sull’asse dell’A23 Palmanova-Tarvisio nonché la Val Lapisina-Fadalto: dopo l’apertura dell’autostrada le valli hanno visto prima il declino, poi la morte di tutti i piccoli e medi centri abitati.

La proposta di una „strana“ super strada a pagamento che utilizzerebbe tratti della viabilità esistente, escludendo dal pagamento del pedaggio solo i Cadorini, ci sembra più una trovata pubblicitaria di qualche rappresentante politico in difficoltà di consensi piuttosto che una proposta realistica. Sia l’architetto Bortolo Mainardi che l’architetto Oscar De Bona l’hanno valutata improponibile. Mainardi per l’impossibilità di trovare copertura con i pedaggi – PER ALTRE STRADE lo sta dicendo da anni! -; De Bona definendo i proponenti „dilettanti allo sbaraglio“.

A noi sembra molto strano che un’impresa come la Mantovani, sotto inchiesta da parte della magistratura per false fatturazioni al fine di procurarsi fondi occulti, sia, in questo delicato momento, disponibile a riproporre „sotto altra veste“ il proseguimento della A27 con un project financing che, come l’omologo progetto Alpe Adria (A27 Belluno-Cadore-Carnia-Tolmezzo) non sta in piedi né sotto l’aspetto ambientale né dal punto di vista economico-finanziario.

Ad oggi non ci è concesso conoscere molti dettagli del nuovo progetto – che ha come obiettivo lo sfondamento a nord attraverso il Cadore e il Comelico – ma la nostra impressione è che si stia parlando di „aria fritta“, come al solito, e, questa volta, è d’accordo con noi anche uno dei massimi fautori del prolungamento dell’A27 (il già citato architetto Mainardi), in perfetto stile „berlusconiano“.

Ribadiamo ancora una volta il nostro NO a un’autostrada (o superstrada) delle Dolomiti che sventri le Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità; non possiamo permettere che forze economiche a noi estranee condizionino il futuro nostro e dei nostri figli.

Rilanciamo e sosteniamo invece il progetto di una ferrovia delle Dolomiti che colleghi Venezia a Cortina, e in prospettiva si allacci alle altre ferrovie dell’arco alpino, fungendo anche da metropolitana di superficie per i residenti; reclamiamo inoltre che vengano affrontati con delle idonee varianti i punti critici della viabilità esistente:

. MENO CONSUMO DI TERRITORIO

. PIU’ LAVORO

. PIU’ SPERANZA PER IL FUTURO

. PIU’ ATTENZIONE AI GIOVANI

PER ALTRE STRADE DOLOMITI
Comitato Interregionale Carnia-Cadore

Rassegna stampa: Superstrada Cavallino e minacce al Sindaco di Pieve – settembre 2013 (PDF, 211 KB)

Dieser Beitrag wurde unter italiano, Pressemitteilungen abgelegt und mit , , , , , verschlagwortet. Setze ein Lesezeichen auf den Permalink.

Die Kommentarfunktion ist geschlossen.