Cornelia Brugger: “A Brunico il sindaco boccia le donne”

PD, 04.02.2016 – “Anche a Brunico la Svp, con la complicità della destra italiana, sbatte la porta in faccia alle donne. Un’ulteriore dimostrazione di poca attenzione verso la parità di genere e la partecipazione femminile alla vita politica e amministrativa, così come avvenuto con la bocciatura in Consiglio regionale della doppia preferenza di genere e nella formazione delle giunte di Glorenza e Cortina all’Adige”. Lo afferma Cornelia Brugger, consigliera comunale del Partito Democratico, in merito alla decisione del sindaco Roland Griessmair di indicare il consigliere della Stella Alpina, Anton Mair unter der Eggen, quale sostituto in giunta di Gertraud Niedermair Pescoller, assessora alla Cultura e Economia dimessasi in polemica con i compiti assegnati alla società Stadtmarketing.

“Il problema – prosegue l’esponente dei Democratici – non è la nomina ad assessore di Mair unter der Eggen, risultato il più votato della Svp alle elezioni del 2014 e che considero persona capace, ma il fatto che in questo modo l’esecutivo Svp e lista civica di destra “Insieme per Brunico”, del vicesindaco Renato Stancher, abbiano ridotto ad una sola presenza la quota rosa in giunta: l’assessora al Sociale Ursula Steinkasserer. Non credo proprio che Brunico, sia all’interno del Consiglio comunale che nella società civile, non sia nelle condizioni di esprimere donne capaci di fare l’assessora”.

Cornelia Brugger sottolinea poi come “al momento di formare la giunta il sindaco Griessmair, per problemi interni alle correnti del suo partito, abbia preferito non nominare assessore Mair unter der Eggen, il più votato della Stella Alpina, ma Christof  Baumgartner. Successivamente Griessmair aveva annunciato la staffetta tra i due consiglieri a metà legislatura per poi pensare, onde evitare di riaprire tensioni nella Svp, ad un allargamento di giunta con Anton Mair unter der Eggen. Le dimissioni della Niedermair Pescoller hanno tolto di fatto le “castagne dal fuoco” al sindaco, che evita una guerra tra correnti della Stella alpina con buona pace della diminuizone della presenza femminile in giunta. Certo il sindaco, con questa decisione, non va contro la legge, avvalendosi  della modifica della legge elettorale, ma si tratta di una logica da vecchio manuale Cencelli che va in direzione opposta e contraria al favorire la presenza delle donne in politica e nell’amministrazione. E’ nei fatti concreti e non nei proclami che si ha l’occasione di dimostrare di voler valorizzare le donne. E a Brunico questa occasione è andata sprecata”.

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