PM Grüne: Umfahrung Niedervintl: 28 Millionen wofür? ¦ Variante Vandoies di Sotto: 28 milioni per cosa?

Am 17. Juni wurde wieder einmal ein Band durchgeschnitten. Die Umfahrung der Umfahrung Niedervintl, Kostenpunkt 28 Millionen Euro, wurde mit den üblichen Worthülsen wie „Sicherheit“, „Lebensqualität“ und „zeitgemäße Straße“ ihrer Bestimmung übergeben. Wir haben unseren Standpunkt zu derartigen Projekten schon vor Jahren klargestellt (z. B. in unserer Stellungnahme vom Jänner 2006). Wir nehmen die Gelegenheit wahr, ein paar Überlegungen in Erinnerung zu rufen.

  • Die Umfahrung Niedervintl ist  in dieser Form überflüssig und hätte auf jeden Fall keine Priorität verdient. Niedervintl war bereits umfahren, und der kritische Abschnitt von ein paar hundert Metern im Bereich des Bahnhofs hätte z. B. mit einem kurzen Unterflurabschnitt besser, schonender und kostengünstiger behoben werden können. 2004 hat sich in einer Unterschriftenaktion in Niedervintl die absolute Mehrheit der Wahlberechtigten (!) gegen das Projekt ausgesprochen, das dann trotzdem mit geringfügigen Änderungen durchgezogen wurde. Der sinnloseste Abschnitt steht noch bevor: die Verdoppelung der Straße in der Gewerbezone, für den im Widerspruch zum Gewässerschutzgesetz die Rienz verlegt wurde, und die Verwüstung des Rienzufers auf weiteren vier Kilometern.
  • Nun hat sich Beton und Asphalt auch in die Felder im Süden Vintls gefressen, und wofür? Die Fahrtzeit reduziert sich auf diesem Abschnitt bei normalem Verkehr bestenfalls um 20-30 Sekunden. Eine Million Euro pro Sekunde, zahlt sich das aus? Abgesehen davon, dass jede „Zeitersparnis“ durch schnellere Straßen nichts als Illusion ist, weil mit jeder Beschleunigung die zurückgelegten Strecken steigen. Wir investieren Millionen, damit wir morgen noch mehr wertvolle Ressourcen durch den Auspuff jagen und noch mehr unserer Lebenszeit in Blechkisten verbringen können. „Klimaland“? Nicht ganz.
  • Für mehr Sicherheit gibt es nur ein Rezept: Die Reduzierung der Geschwindigkeit und wirksame Kontrollen. Beides ist offensichtlich  nicht Ziel der Verkehrspolitik des Landes. Und den Leuten, die immer von „flüssigem Verkehr“ reden, sei gesagt, dass der Verkehr umso flüssiger und störungsfreier abläuft, je mäßiger die Geschwindigkeiten sind. Stauungen sind ein regulatives Element, das in allen Verdichtungsräumen, wie es die Talsohlen in Südtirol sind, vorkommt. Eine Politik, die jedem Stau mit Straßenausbau begegnen will, führt im Endeffekt  zum Kollaps, weil wir nicht unseren gesamten Lebensraum dem Verkehr opfern können. So sieht die Realität aus.

Im übrigen sind wir der Meinung, dass die Riggertalschleife zu bauen ist, und zwar so schnell wie möglich. Ihre Kosten liegen in der Größenordnung der Niedervintler „Umfahrung“, aber sie bringt eine Reduzierung der Fahrtzeit um eine Viertelstunde und sie holt Verkehr von der Straße. Wir wollen eine zeitgemäße Bahn, die nicht für die 10 Kilometer von Mühlbach nach Brixen ganze 24 Minuten benötigt. Zu viel verlangt?

18.06.2011
Für die Grünen Pustertal:
Hanspeter Niederkofler, Bezirkssprecher

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Variante di Vandoies di Sotto: 28 milioni per cosa?

Il 17 giugno si è tagliato un altro nastro. La circonvallazione della circonvallazione di Vandoies di Sotto, costo 28 milioni di euro, è stata inaugurata con la solita retorica di „sicurezza“, „qualità della vita“ e „strada all’altezza dei tempi“. La nostra posizione su progetti del genere l’abbiamo chiarita già anni fa (per esempio nella nostra presa di posizione del gennaio 2006). Cogliamo l’occasione per ribadire qualche concetto.

  • La variante di Vandoies di Sotto in questa forma è inutile e in ogni caso non si sarebbe meritata alcuna priorità.  Vandoies di Sotto disponeva già di una circonvallazione, e il tratto critico di qualche centinaio di metri si poteva risolvere meglio, con un minore impatto e minori costi, per esempio con un breve tratto sotterraneo. Nel 2004 in una raccolta di firme a Vandoies di Sotto la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto (!) si era espressa contro il progetto, che fu comunque portato avanti con qualche piccola modifica. E il tratto più insensato incombe tuttora:  il raddoppio della strada nella zona produttiva, per la quale è stato spostato il fiume, in contrasto con la legge di tutela delle acque, e la devastazione di altri quattro chilometri di lungofiume.
  • Ora il cemento e l’asfalto si è mangiato anche un pezzo di campi a sud di Vandoies, e per cosa? Con traffico normale, il tempo di viaggio su questo tratto si riduce nel migliore dei casi di 20-30 secondi. Un milione di euro a secondo, conviene? A parte il fatto che qualsiasi „risparmio di tempo“ attraverso strade più veloci non è nient’altro che un’illusione, perché con ogni velocizzazione aumentano le distanze percorse. Investiamo milioni affinché domani possiamo bruciare ancora più risorse preziose e spendere ancora più del nostro tempo vitale nelle nostre scatole di latta. „Klimaland“? Non proprio.
  • Per aumentare la sicurezza la ricetta è una sola: riduzione della velocità e controlli efficaci. Entrambi evidentemente non fanno parte degli obiettivi della politica del traffico provinciale. E alle persone che parlano sempre di „traffico scorrevole“ sia detto che il traffico scorre in ogni caso con meno problemi quando le velocità sono moderate. Gli ingorghi sono un elemento regolatore inevitabile nelle zone ad alta densità come lo sono i nostri fondivalle. Una politica che voglia affrontare ogni ingorgo con un ampliamento stradale in fin dei conti porta al collasso, perché non possiamo permetterci di sacrificare tutto il nostro spazio vitale al traffico. E‘ questa la realtà.

Inoltre riteniamo che la bretella della Val di Riga vada realizzata al più presto. I suoi costi sono nell’ordine di grandezza della „circonvallazione“ di Vandoies di Sotto, ma permette di ridurre il tempo di percorrenza di un quarto d’ora e toglie traffico dalla strada. Vogliamo una ferrovia all’altezza dei tempi, che non impieghi 24 minuti per i 10 km tra Rio Pusteria e Bressanone. Chiediamo troppo?

18/06/2011
Per i Verdi Val Pusteria
Hanspeter Niederkofler, portavoce

 

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