Grüne: Referendum Ried – Klarstellung 2 (leider notwendig) ¦ Referendum Ried: chiarimento n. 2 (necessario, purtroppo)

Nochmal zur Fragestellung, für besonders Begriffsstutzige:

  • Die Fragestellung der Volksbefragung bedeutet: Soll sich die Gemeinde Bruneck Projekten gegenüber zustimmend verhalten, die Pisten und Aufstiegsanlagen im Gebiet Ried-Walchhorn vorsehen?
  • Das Projekt „Ried“ sieht Pisten und Aufstiegsanlagen genau in Ried-Walchhorn vor.
  • Also betrifft die Fragestellung das Projekt „Ried“ – ebenso wie jedes mögliche andere Projekt, das dort Pisten und Aufstiegsanlagen vorsieht.
  • Das Projekt „Ried“ wäre von der Befragung nicht mehr betroffen, wenn es in diesem Gebiet inzwischen KEINE PISTEN und KEINE SEILBAHNEN mehr vorsehen würde. Das tut es aber nach wie vor.

Die Fragestellung ist absolut korrekt und wurde genau so gewählt, um JEGLICHE skitechnische Verbauung am Nordosthang zum Thema zu machen, nicht nur das Projekt „Ried“, das inzwischen ja auch ganz anders aussehen und heißen könnte.

Die Eintragung des Projektes in den Skipistenplan durch die Landesregierung erfolgte mit der Auflage, in Bruneck eine Volksbefragung dazu abzuhalten. Der Bürgermeister hat sich dem Land gegenüber verpflichtet, vor der Befragung keine Baukonzession auszustellen. Wie passt das zu seinen jetzigen Aussagen? Und warum hat die Kronplatz Seilbahn AG die Befragung mit zwei Rekursen bekämpft, wenn sie ihr Projekt gar nicht betreffen soll? Statt mit Argumenten und inhaltlicher Diskussion Unterstützung für ihr Projekt zu suchen, setzt diese Gesellschaft weiter auf vollendete Tatsachen, Verwirrung und Sabotage.

Der Bürgermeister hat nun wiederholt angekündigt, eine mögliche Ablehnung des Projektes „Ried“ durch das Volk ignorieren zu wollen. Damit macht er sich verantwortlich für eine schwere Manipulation im Interesse einer privaten Gruppe. Seine Aufgabe wäre es, für einen korrekten und reibungslosen Ablauf der Befragung, die der Bevölkerung kraft der 1.000 Unterstützungsunterschriften zusteht, zu sorgen und aus dem Ergebnis die entsprechenden politischen Schlüsse zu ziehen. Sein Verhalten stellt eine absolute Missachtung der Wählerinnen und Wähler sowie demokratischer Grundprinzipien dar. Der Bürgermeister sei daran erinnert, dass sein Arbeitgeber das Volk und nicht die Seilbahngesellschaft ist. Oder täuschen wir uns da?

25.10.2010
für die Grüne Ratsfraktion
Hanspeter Niederkofler

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Referendum Ried- chiarimento n. 2 (necessario, purtroppo)

Ripetiamo anche per chi è particolarmente lento a ragionare:

  • Il quesito del referendum significa: Il Comune di Brunico deve comportarsi a favore di progetti che prevedano piste e impianti di risalita nella zona di Ried-Walchhorn?
  • Il progetto „Ried“ prevede piste e impianti esattamente nella zona di Ried-Walchhorn.
  • Quindi il quesito riguarda il progetto „Ried“ – come riguarda qualsiasi possibile altro progetto che vi preveda piste e impianti di risalita.
  • Il progetto „Ried“ non sarebbe più oggetto del referendum se nel frattempo in quella zona non prevedesse più NESSUNA PISTA e NESSUNA FUNIVIA. Continua però a farlo.

Il quesito è assolutamente corretto ed è stato scelto esattamente in questo modo per tematizzare QUALSIASI costruzione di piste e/o impianti sul versante nordest, non solo il progetto „Ried“, che nel frattempo poteva anche avere tutta un’altra struttura e denominazione.

L’inserimento del progetto nel piano piste da sci da parte della Giunta provinciale è avvenuta sotto la condizione che a Brunico si tenga un referendum sul tema. Il Sindaco si è impegnato con la Provincia a non emettere una concessione edilizia prima del referendum. Come si concilia questo con le sue recenti affermazioni? E come mai la Funivia Plan de Corones SpA ha combattuto il referendum con due ricorsi se non dovesse riguardare il suo progetto? Invece di cercare il consenso al suo progetto con argomenti e discussioni sui contenuti, questa società continua a puntare sui fatti compiuti, sulla confusione e sul sabotaggio.

Il Sindaco ha ora ripetutamente annunciato che intende ignorare una possibile bocciatura del progetto „Ried“ da parte della popolazione. Si rende responsabile così di una grave manipolazione nell’interesse di un gruppo privato. Il suo compito sarebbe di assicurare uno svolgimento corretto ed efficiente del referendum, al quale la popolazione ha diritto in forza di 1.000 firme di sostegno, e di trarre dal risultato le dovute conclusioni politiche. Il suo comportamento rappresenta un grave sfregio alle elettrici e agli elettori nonché ai principi fondamentali della democrazia. Si ricorda al sindaco che il suo datore di lavoro è il popolo e non la società funiviaria. O ci sbagliamo?

25/10/2010
per il Gruppo consiliare Verde
Hanspeter Niederkofler

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