Peraltrestrade: Pelmo-Mondeval, A27

PERALTRESTRADE DOLOMITI
Comitato Interregionale Carnia-Cadore

I DIAMANTI E LE PATATE

“l’Italia è un campo di diamanti dove si coltivano le patate”. Si potrebbe discutere a lungo sul valore dei “diamanti” e delle “patate”, ma tale affermazione, ripescata dalla memoria, rende comunque l’idea.
Faceva riferimento all’Italia nel suo complesso, ma quanto a “patate” il Veneto e la montagna Bellunese non sono secondi a nessuno.

Due esempi fra i tanti: il progetto di un comprensorio sciistico che interessa l’area del Pelmo- Mondeval e il prolungamento dell’A27 oltre Pian di Vedoia, tornato di attualità in questi giorni.

Gli impianti del Pelmo-Mondeval si presentano come un progetto avanzato per mettere in moto grossi affari e interessi soprattutto speculativi, e sostenuto dall’ansia di trovare una risposta immediata a problemi socio-economici che richiederebbero un’analisi ben più seria e approfondita.

Una risposta che tale non è, perché a breve i problemi riemergerebbero aggravati, ma che può servire a prendere tempo, fino a quando il testimone non passerà ad altri, ben sapendo che i danni causati da scelte clamorosamente sbagliate vengono raramente messi in conto ai responsabili, ma più frequentemente al solito “pantalon”.

Anche il solo pensiero di calare ruspe e piloni sull’area del Pelmo-Mondeval rivela una sostanziale mancanza di volontà, o un’incapacità, di scegliere un modello di sviluppo rispettoso della storia, dell’ambiente, del futuro, che parta da un approfondimento di “chi eravamo – chi siamo” per mettere a fuoco “chi vogliamo diventare – cosa dobbiamo fare per diventarlo”, e per agire poi nel modo più coerente possibile.

Tutto questo richiede certamente impegno, ma c’è chi è pagato per farlo, e l’alternativa è non fare nulla (magari dopo aver organizzato convegni e affidato costosi progetti di fattibilità e consulenze a amici, o amici di amici), oppure “fare per fare” oppure, come spesso accade, “fare per spendere”.

In realtà c’è anche chi ha ben chiaro in testa un modello di sviluppo per la montagna bellunese e punta a trasformarla in un mega super-market o luna-park, ma qua torniamo alla storia dei diamanti e delle patate, e ci auguriamo che la maggioranza degli amministratori, operatori di qualsiasi tipo e cittadini siano abbastanza responsabili da non condividere questo obiettivo.

Il secondo tema è il progettato prolungamento dell’autostrada A27 oltre Pian di Vedoia fino alle porte del Cadore: un altro esempio dell’italica (veneta) propensione a “fare per spendere”, comunque e a prescindere.

Si tratta di un progetto che da qualsiasi parte lo si prenda non sta in piedi, di un’opera che in condizioni normali nessun privato penserebbe mai seriamente di finanziare, e che serve soprattutto a sfamare gli appetiti insaziabili dei poteri forti, come ampiamente dimostrato e dimostrabile.
Mobilità e viabilità nell’alto Bellunese vanno ripensate in stretta relazione al modello economico e di sviluppo che andrà individuato, e comunque non in funzione di interessi estranei che pretendono di condizionare un territorio storicamente omogeneo, con una propria identità e fisionomia, e che proprio per queste sue caratteristiche non va banalizzato bensì posto al centro di un progetto specifico che le recuperi e le valorizzi.

*

Un’amara considerazione è che se l’impegno posto nel portare avanti progetti come gli impianti dell’area Pelmo-Mondeval e il prolungamento dell’A27 (due casi tra i tanti dalla lista delle emergenze) venisse speso per esempio nella lotta alle mafie, nell’eliminazione degli sprechi, nel risparmio energetico e sostegno a un’industria realmente verde, nella moralizzazione della vita politica e economica, nel costruire una coscienza civile, nel privilegiare l’interesse generale rispetto agli egoismi privati, l’Italia tornerebbe ad essere “un campo di diamanti” da mostrare con orgoglio al mondo intero.

Un’amara considerazione che è allo stesso tempo un auspicio: c’è ancora molto di buono in questo Paese, possiamo ancora farcela.

14 02 2011

Giovanna Deppi
PER ALTRE STRADE DOLOMITI
Comitato Interregionale Carnia-Cadore
www.peraltrestrade.it

(pubblicato sul mensile „Il Cadore“)

Dieser Beitrag wurde unter Artikel, italiano abgelegt und mit , , , , , verschlagwortet. Setze ein Lesezeichen auf den Permalink.

Die Kommentarfunktion ist geschlossen.